Ecco una breve presentazione del brano FM, in scena il prossimo 25 luglio a Villa Olmo, a Como, in occasione del Villa Olmo festival.
L’archè da cui proviene FM è la volontà di fondere tre differenti aspetti del pensiero compositivo contemporaneo.
Innanzitutto l’utilizzo di figure sonore per esasperare la tendenza narrativa e descrittiva della musica, in un processo simile alla ricerca che opera la musica per immagini. Il discorso musicale si sviluppa tentando di imitare il principio con cui la mente si approccia al mondo che la circonda: ogni pensiero è collegato al precedente in modo logico fintanto che vi è la volontà di esprimere qualcosa di definito, comprensibile da altri e tuttavia ogni microelemento diviene il germe di qualcosa di totalmente sconnesso, che può prevalere e condurre da tutt’altra parte. La musica vuole quindi diventare immagine e parola, che sono anche i suoi elementi ispiratori.
In secondo luogo FM vuole essere un antro di sperimentazione acustica, ottenuta soprattutto esplorando il mondo delle armoniche più acute della serie naturale degli armonici. Si attraversano luoghi eterei in cui il minimo movimento rompe l’equilibrio e zone telluriche, in ebollizione, dove è il caos a dominare.
Ed infine ciò che genera FM è l’aspetto scenografico e teatrale implicitamente contenuto in ogni gesto musicale: il violinista mostra la sua sensualità accarezzando le corde durante una lunga frase cantabile e la sua brutalità esplorando in modo rapido tutto il registro dello strumento.
Serenità, dolcezza, ripetitività, follia, erotismo: sono solo alcune forme con cui si esprime FM, la cui rappresentazione primaria è il violino.
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